La progettazione di vie di esodo sicure per non rivivere la tragedia del rogo al cinema Statuto

La progettazione di vie di esodo sicure per non rivivere la tragedia del rogo al cinema Statuto

13 febbraio 1983. Una domenica pomeriggio invernale accompagnata da una fitta nevicata. Cinema Statuto di Torino. Uscite di emergenza chiuse, vie di fuga trasformate in trappole mortali, materiale ignifugo pressoché assente si rivelarono le cause di così tante vittime. «C’è un incendio al cinema Statuto, la gente in strada ha sentito urla dall’interno e visto filtrare del fumo dalle uscite di sicurezza ...» Oggi 13 febbraio 2018 a distanza di trentacinque anni (1983-2018) si ricorda il dramma dell'incendio al Cinema Statuto di Torino, in cui persero la vita 64 persone.

Una tragedia di questa entità ebbe ripercussioni talmente importanti dal punto di vista normativo che il 30 novembre dello stesso anno venne varato il primo decreto ministeriale in materia di prevenzione incendi recante le principali norme di progettazione antincendio. Tra le grandi novità del decreto ci fu l’introduzione del cosiddetto “locale filtro a prova di fumo” quale principale attore della sicurezza delle vie di esodo per permettere agli occupanti di un edificio di porsi in salvo durante un’emergenza.

In particolare, il normatore si concentrò sulla modalità di esodo sicuro delle persone che, nel caso del cinema Statuto, non morirono per contatto diretto con il fuoco e le fiamme bensì per l’esalazioni prodotte dalla combustione dei materiali d’imbottitura delle poltroncine, costituite da schiume poliuretaniche espanse e dalla “moquette” d’arredo, diffusamente presenti su pareti, pavimenti e solai. Tutti questi materiali bruciando avevano prodotto gas tossici che hanno portato rapidamente le persone coinvolte ad una rapida morte per enfisema polmonare fulminante.

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Il tema della sicurezza degli occupanti e dei soccorritori in caso di incendio divenne essenziale e la progettazione delle vie di esodo iniziò ad assumere un’importanza fondamentale con criteri che negli anni a seguire divennero sempre più stringenti grazie a normative che, da quel maledetto 13 febbraio 1983, diventarono via via più rigorose e puntuali.

Oggi si può dire che, anche grazie al grande lavoro del legislatore e dei VV.F., almeno in Italia un dramma come quello del Cinema Statuto non potrebbe più succedere. Purtroppo, il cammino è ancora molto lungo e tortuoso soprattutto in termini di messa a norma delle attività ed edifici esistenti residenziali, commerciali, luoghi di pubblico interesse come cinema, teatri, etc.

SACOP è specializzata da anni nello sviluppo, produzione e commercializzazione di sistemi di protezione antincendio attiva e passiva contro l’incendio in grado di rispondere alle normative vigenti garantendo la sicurezza di tutte le persone coinvolte in un’emergenza all’interno di un edificio. La filosofia che da sempre accompagna SACOP si traduce anche in un pronto servizio di installazione, manutenzione e assistenza e post-vendita al servizio del cliente finale.

L’ufficio tecnico SACOP è a disposizione per la ricerca di soluzioni personalizzate in base alle peculiarità tecniche del cantiere e alle esigenze della clientela.

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